domenica 13 giugno 2010

Bocelli: ringrazio mia madre che non volle abortire

"Un teatro, un uomo al pianoforte. È Andrea Bocelli.  [...]    «Allora — dice —, per questa occasione ho pensato di raccontarvi una piccola storia ». E parla di una giovane donna che arriva in ospedale con dolori che fanno pensare a un problema di appendicite. Lei non sa di essere incinta. «I dottori le misero del ghiaccio sulla pancia—racconta Bocelli — e poi, quando il trattamento era finito, le dissero che avrebbe fatto meglio ad abortire. Che era la soluzione migliore, perché il bambino sarebbe venuto al mondo con qualche forma di disabilità. Ma la giovane e coraggiosa sposa decise di non interrompere la gravidanza e il bambino nacque». E poi: «Quella signora era mia madre, e il bambino ero io». Quindi aggiunge: «Sarò di parte, ma posso dirvi che è stata la scelta giusta e spero che questo possa incoraggiare altre madri che magari si trovano in momenti di vita complicati ma vogliono salvare la vita dei loro bambini». Alla fine accenna un canto: «Voglio vivere così... col sole in fronte...». Bocelli è nato con una forma di glaucoma congenito che lo ha reso quasi cieco. [...]"

(
Mario Porqueddu, articolo pubblicato sul Corriere della Sera di MERCOLEDI' 09 GIUGNO 2010)

giovedì 10 giugno 2010

Etica in politica

Meravigliosa riflessione sull'etica in politica...

    “C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia.
    
È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale nè moralizzabile) della vita pubblica. 

    La mia esperienza lunga e penosa mi fa invece concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune”.

(Don Luigi Sturzo, 
Brano tratto dal Messaggio al Circolo di Cultura ‘Luigi Sturzo’ di Napoli pubblicato il 16 dicembre 1956 dal quotidiano “Il Popolo” - 
Per altre informazioni su Don Luigi sturzo, visitare: http://www.centrosturzo.org

C'è proprio bisogno di persone che si impegnino con onestà e generosità...
cristiani, fatevi avanti!

Il femminismo non ha liberato le donne / 2

    Ecco qua il secondo e ultimo estratto che pubblico dall'articolo di Susanna Tamaro.
Direi che contiene parecchie provocazioni su cui riflettere...



    "[...] Sono più felici, mi chiedo, sono più libere le ragazze di adesso rispetto a quarant’anni fa?
Non mi pare.
    Le grandi battaglie per la liberazione femminile sembrano purtroppo aver portato le donne ad essere soltanto oggetti in modo diverso. Non occorre essere sociologi né fini pensatori per accorgersi che ai giorni nostri tutti i messaggi rivolti alle bambine si concentrano esclusivamente sul loro corpo, sul modo di offrirsi agli altri. Si vedono bambine di cinque anni vestite come cocotte e già a otto anni le ragazzine vivono in uno stato di semi anoressia, terrorizzate di mangiare qualsiasi cosa in grado di attentare alla loro linea. Bisogna essere magre, coscienti che la cosa che abbiamo da offrire, quella che ci renderà felici o infelici, è solo il nostro corpo

Il fiorire della chirurgia plastica non è che una tristissima conferma di questa realtà. Pare che molte ragazze, per i loro diciotto anni, chiedano dei ritocchi estetici in regalo. Un seno un po’ più voluminoso, un naso meno prominente, labbra più sensuali, orecchie meno a vela.
Il risultato di questa chirurgia di massa è già sotto ai nostri occhi: siamo circondate da Barbie perfette, tutte uguali, tutte felicemente soddisfatte di questa uguaglianza, tutte apparentemente disponibili ai desideri maschili.
    Sembra che nessuno abbia mai detto a queste adolescenti che la cosa più importante non è visibile agli occhi e che l’amore non nasce dalle misure del corpo ma da qualcosa di inesprimibile che appartiene soprattutto allo sguardo.
    Siamo passati così dalla falsa immagine della donna come angelo del focolare, che si realizza soltanto nella maternità, alla mistica della promiscuità, che spinge le ragazze a credere che la seduzione e l’offerta del proprio corpo siano l’unica via per la realizzazione. Più fai sesso, più sei in gamba, più sei ammirata dal gruppo. Nella latitanza della famiglia, della chiesa, della scuola, la realtà educativa è dominata dai media e i media hanno una sola legge. Omologare. [...]"

(Susanna Tamaro, articolo pubblicato sul Corriere della Sera di SABATO 17 APRILE 2010 -
Il grassetto e le sottolineature sono aggiunte mie)


martedì 8 giugno 2010

La povertà più profonda è l'incapacità di gioia

«La povertà più profonda è l'incapacità di gioia, il tedio della vita considerata assurda e contraddittoria. Questa povertà è oggi molto diffusa, in forme ben diverse sia nelle società materialmente ricche sia anche nei paesi poveri.
L'incapacità di gioia suppone e produce l'incapacità di amare, produce l'invidia, l'avarizia - tutti i vizi che devastano la vita dei singoli e il mondo. Perciò abbiamo bisogno di una nuova evangelizzazione - se l'arte di vivere rimane sconosciuta, tutto il resto non funziona più. Ma questa arte non è oggetto della scienza - questa arte la può comunicare solo chi ha la vita - Colui che è il Vangelo in persona».

(Joseph Ratzinger, Intervento durante il convegno dei catechisti e dei docenti di religione, 10 Dicembre 2000)

«Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita
(Gv 14, 6a)

«Vi ho detto queste cose
perché la mia gioia sia in voi e
la vostra gioia sia piena

(Gv 15, 11)