mercoledì 15 settembre 2010

Mar Morto: chi non si dona si spegne

«Date e vi sarà dato [...]
perché con la misura con la quale misurate,
sarà misurato a voi in cambio
»

(Luca 6, 38)


Mar Morto

Conosco una coppia di giovani cristiani, che si sono sposati con il desiderio di formare una famiglia rallegrata da tanti bimbi, ma più ancora di vivere la loro fede in maniera gioiosa e generosa.

Da anni ormai hanno detto il "si" che ha consacrato il loro amore reciproco e, con comprensibile fatica, stanno vivendo anche il "si" all'impossibilità di aver figli.
Delusi nella loro più cara speranza, amareggiati, sentivano che il loro slancio cristiano diminuiva e si affievoliva la loro generosità.

Li ho incontrati ultimamente dopo il loro "secondo viaggio di nozze"- come lo hanno definito: un pellegrinaggio in Terra Santa con altre coppie di sposi. Passando tra le tante meraviglie geografiche, morfologiche e storiche della Palestina, li aveva colpiti in modo particolare la visita al Mar Morto e al lago di Tiberiade.

Tanto pieno di vita questo, altrettanto morto l'altro. La guida spiegava loro che il Mare Morto, in sostanza uno stagno salato, è senza vita; pur ricevendo acqua da immissari, per lo più temporanei, non può essere vivo, né vitale perché non ha emissari: non dona se stesso a nessunoIl lago di Tiberiade invece è vivo, è pieno di pesci e offre ricca pescagione perché non solo ha immissari, ma soprattutto perché ha un emissario: è il fiume Giordano a cui si dona generosamente.

Forti di questo insegnamento, tornati a casa, si sono consigliati con un amico. Hanno accettato con entusiasmo giovanile di adottare un bambino. Ne sta scaturendo un'esperienza esaltante non solo e non tanto per il piccolo adottato che ha trovato famiglia e calore vitale, ma anche, e direi soprattutto, per i due sposi che si sentono gratificati nella loro vita, ravvivati e rinnovati sempre più ogni giorno nel loro slancio di donazione.

Hanno capito che il mare dell'amore ha bisogno di emissari e donando vita trova la vita.

(Andrea Panont (OCD), Le luci del cuore, p. 64-65, ed. Mimep-Docete)



­­«Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà;
ma chi la perderà, la manterrà viva
»
.
(Luca 17, 33)