martedì 23 novembre 2010

Fateli parlare!



Dopo «Vieni via con me»  del 15 novembre
i disabili gravi e le loro famiglie protestano
e chiedono rispetto, ascolto e visibilità
.
Avvenire ha amplificato la loro voce sollecitando media e istituzioni.

Visitate la pagina: FATELI PARLARE su Avvenire.it


(Nota: «Vieni via con me» è una trasmissione condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano, andata in onda su Rai 3)

venerdì 19 novembre 2010

Dieci comandamenti: sì grazie!

Ecco alcune interessanti riflessioni di Don Fabio Rosini sui Dieci comandamenti e sulla loro attualità oggi!


I Dieci comandamenti:
perché annunciare la legge del Sinai oggi?

«[...]
Io, giovane di oggi, so molte cose, assai contraddittorie e ricevute da molte fonti contrapposte. Sociologicamente non accetto le autorità, non credo nei padri, di qualsiasi genere. A livello culturale professo un relativismo evanescente, una visione del mondo a livello gassoso, tutto è vero e tutto è falso, niente è certo. È chiaro che questa è un’analisi tagliata con l’accetta, in poche righe, una generalizzazione che richiederebbe mille distinguo. Ma cerchiamo di arrivare da qualche parte e non cadiamo nei tombini degli approfondimenti sterili.

Quale è il risultato del quadretto appena disegnato? Una disperata mancanza di certezze. Questa mancanza non è quasi mai consapevole, è uno spiffero di angoscia nel fondo del cuore delle persone di oggi. [...]
Così se le mie basi esistenziali, le cose certe, necessarie per assestare in una qualche maniera il mio io, sono per definizione dubitabili, relative, inaffidabili, come sto io?

E i Dieci Comandamenti? 
Dopo 200 anni di devastazioni abbiamo un uomo che per saper tanto, non sa proprio niente. Abbiamo un analfabetismo esistenziale, ogni scelta è incerta, e si vive a casaccio. Abbiamo perso le istruzioni per l’uso. Adoperiamo la vita, il corpo, l’affettività, l’amicizia, il tempo, come un elettrodomestico sconosciuto, spingiamo i bottoni a caso. La felicità sembra un incidente fortuito, e l’alchimia della vita pare ineffabile. Pecore senza pastore, che hanno rifiutato il pastore culturalmente, esistenzialmente, scientificamente.

In quel tempo non c’era un re in Israele; ognuno faceva quel che gli pareva meglio” (Gdc 21,25)[...]

La vita ha le sue istruzioni per l’uso, ha la sua filigrana di autenticità. Noi, annunciatori, sappiamo (se lo sappiamo) che nella santa volontà del Padre c’è la nostra pace, la nostra certezza, e che esiste un uso buono delle cose
Proprio questo sono i 10 comandamenti: la via della pace, la via della sapienza. 
Se è vero che bisogna passare dalla Legge alla Grazia, è pur vero che l’uomo che non conosce neanche la Legge è un cieco senza punti di riferimento.
[...]»

(Don Fabio Rosini, Estratto da un articolo pubblicato sulla rivista "Note di pastorale giovanile" con il titolo: “Perché annunciare la legge del Sinai oggi?”, numero di gennaio 2004)

Il centro culturale "Gli scritti" ha messo a disposizione il testo integrale dell'articolo su Internet all'indirizzo:
http://www.gliscritti.it/approf/2007/papers/rosini251107.htm


*  *   *

Formula catechistica dei 
Dieci Comandamenti



Io sono il Signore Dio tuo:
1. Non avrai altro Dio fuori di me.
2. Non nominare il nome di Dio invano.
3. Ricordati di santificare le feste.
4. Onora tuo padre e tua madre.
5. Non uccidere.
6. Non commettere atti impuri.
7. Non rubare.
8. Non dire falsa testimonianza.
9. Non desiderare la donna d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.


(Vedi più in dettaglio: I Dieci comandamenti - Catec. della Chiesa Catt.
Confronta: Esodo 20,2-17; Deuteronomio 5,6-21)

giovedì 11 novembre 2010

Gesù aveva fratelli?

    La lingua aramaica non aveva vocaboli distinti per i singoli gradi di parentela: fratelli potevano essere i parenti in genere e, in particolare, i cugini (in Gen 13, 8 si intendono i nipoti, in 1Cron 23, 22 i cugini). La versione greca dell’Antico Testamento dei “Settanta” traduce adelphòs, fratello, anche quando si tratta di cugini. Non fa meraviglia che il greco dei Vangeli abbia conservato spesso il timbro della primitiva catechesi aramaica. I fratelli del Signore diventò un titolo quasi stereotipato per il gruppo dei parenti di Gesù (Atti 1, 14; Gal 1, 19; 1Cor 9, 5). Il Catechismo della Chiesa cattolica al n. 500 afferma: «La Chiesa ha sempre ritenuto che tali passi non indichino altri figli della Vergine Maria: infatti Giacomo e Giuseppe, “fratelli di Gesù” (Mt 13,55), sono i figli di una Maria discepola di Cristo, la quale è designata in modo significativo come “l’altra Maria” (Mt 28,1)».

    Da nessun testo evangelico è possibile dedurre che Maria, madre di Gesù, abbia avuto altri figli né che i fratelli possano essere figli di Giuseppe in un eventuale precedente matrimonio.
Una conferma indiretta, ma credo sostanziale, possiamo ricavarla dalla risposta che Gesù dà a chi lo informa della presenza di sua madre e dei suoi fratelli (Mt 12, 46-50): «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli… Chiunque fa la volontà del Padre mio… è mio fratello e sorella e madre». Gesù propone una fraternità universale, basata sull’essere figli del Padre, a somiglianza sua, che non cancella la fraternità di sangue, ma la supera e integra in un legame radicale, fonte della stessa parentela carnale.

(Don Tonino Gandolfo, Rivista "Città Nuova", 10 ottobre 2010, Riquadro a pag. 25)

lunedì 8 novembre 2010

Chierichetto ...poetico

   Pubblico la foto di un quadro di un artista che mi piace moltissimo.
Si tratta di un frate francescano (fra Ignazio Damini) che ha fatto molte opere, soprattutto dipinti ad olio e acquerelli.


Secondo me questo dipinto è pieno di semplicità e di poesia.



(Fra Ignazio Damini '99)

Anche l'arte e la bellezza aiutano ad elevare l'anima a Dio...!