venerdì 28 gennaio 2011

Destino o responsabilità?

Come ci ricorda la Scrittura, per un cristiano non esiste un destino eterno già prestabilito.
Siamo noi che scegliamo attraverso l'uso della nostra libertà!

«tua è la fedeltà, Signore;
secondo le sue opere Tu ripaghi ogni uomo».
(Salmo 62, 13)

 «...Dio, nostro salvatore, ...
vuole che tutti gli uomini siano salvati 
e giungano alla conoscenza della verità».
(1 Timoteo 2, 3-4)

A questo riguardo pubblico un simpatico e istruttivo aneddoto preso dalla vita del Beato Giovanni Duns Scoto, riferito da uno storico:


Il destino e il contadino


Jean-François Millet, Uomo con la zappa [L'homme à la houe]
Olio su tela, circa 1860-1862

«Si dice che il beato Giovanni Duns Scoto sempre si intrattenesse familiarmente con la povera gente che incontrava lungo il cammino, anche se era gente rozza.
   Un giorno infatti, in Inghilterra, egli vide un contadino che seminava l'orzo, ed essendo inquieto per la durezza del lavoro, imprecava con bestemmie atroci.
Duns Scoto gli ricordò i Comandamenti di Dio, ma il bifolco rispose più incollerito che mai: "Tu perdi il tempo e le parole! So benissimo che in ogni modo si compirà la volontà di Dio, poiché Egli dispone le cose da tutta l'eternità e sa quale destino mi tocca.
Ed allora, virtuoso o colpevole, andrò dove devo andare: o in Paradiso o all'Inferno.
    Il pio Dottore, dopo averlo ascoltato pazientemente, neutralizzò tale atteggiamento, mediante un esempio adatto a farlo persuaso e stupito:
"Vediamo, gli disse: se Dio, come tu pensi, ha imposto a tutte le cose, fin dall'eternità, tale destino, perché ti prendi la pena di coltivare il campo?
Se Dio da sempre ha decretato che quest'orzo germogli nel tuo campo, germoglierà ugualmente, sia che tu lo semini o no. Al contrario, se ha stabilito che non debba germogliare, tu suderai invano"(!!!)».











(Padre Stefano M. Manelli, Beato Giovanni Duns Scoto - Dottore Mariano, Casa Mariana Editrice - Frigento (AV), pag. 61-62 - Testo lievemente adattato)


«...io ti ho posto davanti la vita e la morte,
la benedizione e la maledizione.

Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza,
amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce 

e tenendoti unito a lui,
poiché è lui la tua vita e la tua longevità...».
(Deuteronomio 30, 19-20)

«Se tu vuoi, puoi osservare i comandamenti;
l'essere fedele dipende dalla tua buona volontà. 
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
là dove vuoi tendi la tua mano
».
(Siracide 15,15-16)

giovedì 13 gennaio 2011

Senza Dio... povero uomo!

L'uomo può organizzare la terra senza Dio,
ma «senza Dio egli non può alla fine che 
organizzarla contro l'uomo».

(Paolo VI, Lettera Enciclica "Popolorum Progressio" (1967), n. 42)