Teresa di Lisieux in una lettera del 9 maggio 1897 scrive:
«Qualche volta,
quando leggo certi trattati spirituali...
il mio povero piccolo spirito
non tarda a stancarsi.
Chiudo il libro dei sapienti
che manda in pezzi la mia testa
e dissecca il mio cuore,
e prendo in mano la Sacra Scrittura.
Allora tutto mi diventa luminoso,
una sola parola dischiude all’anima mia orizzonti infiniti
e la perfezione mi sembra facile».
(S. Teresa di Lisieux, Scritti - Lettera 202,
Postulazione generale dei Carmelitani Scalzi, Roma 1967, p. 734)
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