martedì 1 gennaio 2013

Maria e la Chiesa

      Pubblico una riflessione che spiega in modo profondo e chiaro  il rapporto tra la Chiesa e Maria e il motivo per cui i passi in cui la Scrittura parla di Maria e i passi in cui parla della Chiesa possono intendersi sia dell'una che dell'altra.



Fra Ignazio Damini
(anno e collocazione dell'opera ignote)



Maria e la Chiesa

Il Cristo è unico,
      perché Capo e Corpo formano un tutt'uno. [...]
Maria senza alcun peccato

    ha generato al corpo il Capo,
la
Chiesa nella remissione di tutti i peccati 

    ha partorito al Capo il corpo.
Tutt'e due sono madri di Cristo
      ma nessuna delle due genera il tutto senza l'altra.

     Perciò giustamente
nelle Scritture divinamente ispirate quel ch'è detto in generale della vergine madre Chiesa, s'intende singolarmente della vergine madre Maria

e quel che si dice in modo speciale della vergine madre Maria, va riferito in generale alla vergine madre Chiesa
e quanto si dice d'una delle due, può essere inteso indifferentemente dell'una e dell'altra.

   Anche la singola anima fedele può essere considerata come Sposa del Verbo di Dio, madre figlia e sorella di Cristo, vergine e feconda. 

Nel tabernacolo del grembo di Maria Cristo dimorò nove mesi
nel tabernacolo della fede della Chiesa sino alla fine del mondo
nella conoscenza e nell'amore dell'anima fedele per l'eternità.

(Beato Isacco della Stella - abate, Dai «Discorsi», 
[Discorso n. 51, Patrologia Latina 194, 1862-1863. 1865],  
Ufficio delle letture del Sabato della Seconda Settimana di Avvento - II Lettura)


«[Cristo] è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa».
(Lettera ai Colossesi 1, 17-18a)

«[Maria] diede alla luce il suo figlio primogenito, 
lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia»
(Luca 2, 7a)

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