lunedì 8 dicembre 2014

Consacrazione a Maria: cos'è? Perché?

   Ecco una interessante riflessione che ho trovato sul significato della consacrazione a Maria e sul legame che essa ha con il  il Battesimo.


Maria Immacolata
fra Alberto B., matite a pastello su carta, 2008


    «Oggi io nuovamente domando a tutti la consacrazione al mio Cuore Immacolato.  […]

    Perché vi domando la consacrazione?
Quando una cosa viene consacrata, essa è sottratta ad ogni altro uso per essere adibita solo a uso sacro. Così è di un oggetto, quando è destinato al culto divino. Ma può esserlo anche di una persona, quando essa viene chiamata da Dio a rendergli un culto perfetto. Comprendete perciò come il vero atto della vostra consacrazione sia quello del Battesimo
    Con questo sacramento, istituito da Gesù, vi viene comunicata la Grazia, che vi inserisce in un ordine di vita superiore al vostro, cioè nell’ordine soprannaturale. Partecipate così alla natura divina, entrate in una comunione d’amore con Dio e le vostre azioni hanno perciò un nuovo valore che supera quello della vostra natura, perché hanno un vero valore divino.
Dopo il Battesimo siete ormai destinati alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità e consacrati a vivere nell’amore del Padre, nella imitazione del Figlio e nella piena comunione con lo Spirito Santo. 

    Il fatto che caratterizza l’atto della consacrazione è la sua totalità:
quando venite consacrati, ormai lo siete tutti e per sempre.
Quando vi domando la consacrazione al mio Cuore Immacolato è per farvi comprendere che dovete affidarvi a me completamente, in maniera totale e perenne, perché io possa disporre di voi secondo il Volere di Dio.  […]

    E’ per sottolineare questo importante aspetto di completa e duratura appartenenza a me, vostra Mamma Celeste, che Io domando la consacrazione al mio Cuore Immacolato[…]

    Il Verbo del Padre, per amore, mi si è completamente affidato.  
Dopo il mio “sì”, è disceso nel mio seno verginale. 
Mi si è affidato nella sua divinità[…] Mi si è affidato nella sua umanità, in maniera così profonda, come ogni figlio si affida alla mamma da cui tutto si attende: sangue, carne, respiro, cibo e amore per crescere ogni giorno nel suo seno e poi –dopo la nascita- ogni anno sempre accanto alla madre. Per questo come sono Madre dell’Incarnazione, sono anche Madre della Redenzione, che qui ha già il suo mirabile inizio. […]

Figli cari, imitate Gesù in questo suo completo affidamento alla Mamma Celeste».

(Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna, Movimento Sacerdotale Mariano, 1986, p.482-486 - giorno 25 marzo 1984, Festa dell’Annunciazione di Maria SS.)

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