domenica 21 marzo 2021

1° puntata - Nascita, famiglia, originalità - La Storia della Vocazione di S. Francesco

S. Francesco in preghiera

Come è iniziata l’avventura del poverello d’Assisi?*


S. Francesco non ha lasciato tutto da un giorno all’altro in modo improvviso, ma prima di cambiare la sua vita ha avuto anche lui i suoi dubbi e difficoltà, e questi aspetti forse non sono molto conosciuti.

Francesco è nato ad Assisi mentre il padre, commerciante di stoffe, si trovava in Francia. La madre gli mise nome Giovanni, ma il padre - tornato dalla Francia - cominciò a chiamare il figlio con il nome che oggi conosciamo. Arrivato alla giovinezza Francesco iniziò a esercitare la professione paterna, ma con uno stile diverso: Francesco era molto più allegro e generoso: amava cantare e girovagare per Assisi con una brigata di amici, spendendo in festini e divertimento tutto il suo denaro. Tuttavia, pur in questi eccessi, per indole non offendeva mai nessuno, era gentile nel comportamento ed evitava i discorsi volgari. Queste virtù naturali lo portarono a chiedersi: “tu sei generoso verso persone da cui ricevi solo una simpatia passeggera, è giusto che tu sia generoso anche verso i poveri per amore di Dio che contraccambia non con una simpatia passeggera, ma con la sua generosità e tutti i suoi beni”. Da quel giorno Francesco si mise a incontrare volentieri i poveri e a fare loro la carità.

Un giorno un povero entrò nel suo negozio per chiedere l’elemosina per amore di Dio, ma Francesco, tutto preso dalla conclusione di un affare, rifiutò l’elemosina al mendicante. Subito però, pentitosi di questo gesto, decise di non negare mai più nulla di quanto gli avessero domandato nel nome del Signore.

Cosa possiamo imparare dalla storia di S. Francesco?
Anzitutto la vita di Francesco non era tutta nel peccato e nel buio, ma nemmeno era tutta perfetta come se un fosse un angelo. Così anche dentro di noi c’è il bene e il male: sta a noi scegliere il bene! E come riconoscere il bene? Bisogna fermarsi e rientrare in noi stessi, riflettere. Da queste piccole decisioni possono venire anche per la nostra vita dei grandi cambiamenti.

Altro atteggiamento interiore molto importante è la capacità di saper riconoscere i nostri errori e i propri peccati proprio come ha fatto Francesco che si è pentito subito di aver cacciato il povero.

Dio aveva messo dei doni naturali in Francesco e così ha fatto con ciascuno di noi: ognuno di noi possiede dei doni naturali e se cerchiamo di seguire la via di Dio, Lui userà in un modo meraviglioso e nuovo quei doni! Così è stato per Francesco, così anche per S. Pietro che rimase pescatore, ma divenne pescatore di uomini.

 

Allora: scegliamo il bene nelle piccole decisioni della nostra vita e Dio farà grandi cose!

 

† Il Signore vi benedica e vi dia Pace!


fra Alberto Burato


S. Francesco sorridente

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© - Notizie biografiche tratte principalmente dal 1° capitolo della Leggenda dei Tre Compagni (FF 1395). – Si possono ascoltare questa e le altre riflessioni sul canale: www.youtube.com/fratealberto .



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