sabato 9 ottobre 2010

Cos'è il perdono

Condivido con voi questa riflessione sul perdono.
E' forse la più bella e precisa descrizione del perdono che io abbia mai incontrato.



    Il perdono non è dimenticanza che spesso significa non voler guardare in faccia la realtà. 

    Il perdono non è debolezza, e cioè non tener conto di un torto per paura del più forte che l'ha commesso.    
     Il perdono non consiste nell'affermare senza importanza ciò che è grave, o bene ciò che è male.
     Il perdono non è indifferenza

    Il perdono è un atto di volontà e di lucidità, quindi di libertà, che consiste nell'accogliere il fratello e la sorella così com'è, nonostante il male che ci ha fatto, come Dio accoglie noi peccatori, nonostante i nostri difetti.
     Il perdono consiste nel non rispondere all'offesa con l'offesa, ma nel fare quanto Paolo dice: "Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male" (Rm 12, 21) .
     Il perdono consiste nell'aprire a chi ti fa del torto la possibilità d'un nuovo rapporto con te, la possibilità quindi per lui e per te di ricominciare la vita, d'aver un avvenire in cui il male non abbia l'ultima parola.
    [...]
    Solo un atteggiamento di perdono, sempre rinnovato, può mantenere la pace e l'unità tra fratelli. [...]
Occorre far l'abitudine a vederli con occhio nuovo e nuovi loro stessi, accettandoli sempre, subito e fino in fondo, anche se non si pentono.
Si dirà: "Ma ciò è difficile". Si capisce. Ma qui è il bello del cristianesimo. Non per nulla siamo alla sequela di Cristo che, sulla croce, ha chiesto perdono al Padre per coloro che gli avevano dato la morte, ed è risorto.
Coraggio. Iniziamo una vita così, che ci assicura una pace mai provata e tanta gioia sconosciuta.


(Chiara Lubich, Parola di vita - settembre 1999 
pubblicato per intero su Città Nuova 1999/15-16, p.41)

"Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette"
(Matteo 18, 22)

2 commenti:

  1. Penso sia molto difficile riuscire a perdonare fino in fondo, specie quando chi ti fa del male "reitera" ciò che ti ha già fatto. allora senti il dolore di quella ferita (che tu hai curato per farla guarire) ancora più lancinante.Quando ti trovi davanti a persone così e che tu non puoi odiare non puoi fare altro che cercare di amare.

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  2. Nessuno puo perpetuare la tua sofferenza se tu non glielo permetti. Ama te stesso come se tu fossi tuo figlio , proteggiti e ama l'altro con compassione.

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