domenica 30 dicembre 2012

Auguri scomodi...

    Pubblico un discorso molto bello, forte e provocatorio di un grande testimone dei nostri tempi: D. Tonino Bello.
Mi scuso se è un po' lungo (non è abitudine di questo blog pubblicare testi lunghi), ma vale veramente la pena di leggerlo.



Auguri scomodi

    "Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non posso infatti sopportare l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!

      Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
      Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità ad uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
      Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

      Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
      Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne,
disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

      Gli angeli che annunciano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio per fame.

      I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità  e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
Che il numero 167 non è la cifra di matricola data ai condannati dal sistema.
Che i ricorsi a tutti i TAR della terra sono inammissibili quando a farne le spese sono i diritti sacrosanti di chi non conta mai niente. Che i poveri hanno sempre ragione anche quando hanno torto.

      I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge”, e scrutando l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri che poi è l’unico modo per morire ricchi.

      Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
      Buon Natale!"

(Don Tonino Bello, Auguri Scomodi, [riportato integralmente])

Nota: Non conosco in quale occasione D. Tonino Bello abbia pronunciato questo discorso, né se esista una pubblicazione ufficiale di questo testo (in internet il testo si trova facilmente, ma nessuno di quelli che ho trovato riporta una fonte esplicita).
In ogni caso esiste la registrazione audio di questo discorso che si può ascoltare qui:




domenica 2 dicembre 2012

Abbiamo sfrattato Gesù...

Abbiamo sfrattato Gesù dal Natale...
Facciamo festa, ma non sappiamo bene che cosa festeggiamo...
Anche quest'anno possiamo partecipare a una piccola-grande iniziativa
per riportare al centro della festa il Festeggiato!!
Se la diffondiamo può diventare una azione di massa!