sabato 27 febbraio 2010

Commovente dolcezza


"Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 34)

    "Chi al sentire quella voce meravigliosa piena di dolcezza, piena di carità, piena di inalterabile pacatezza: «Padre, perdonali» non abbraccerebbe subito i suoi nemici con tutto l'affetto?
«Padre», dice, «perdonali» (Lc 23, 34).
Che cosa si poteva aggiungere di dolcezza, di carità ad una siffatta preghiera?
Tuttavia egli aggiunse qualcosa. Gli sembrò poco pregare, volle anche scusare. «Padre, disse, perdonali, perché non sanno quello che fanno». E invero sono grandi peccatori, ma poveri conoscitori. Perciò: «Padre, perdonali». Lo crocifiggono, ma non sanno chi crocifiggono, perché se l'avessero conosciuto, giammai avrebbero crocifisso il Signore della gloria (cfr. 1 Cor 2, 8); perciò «Padre, perdonali»."

(Sant'Aelredo abate, dallo «Specchio della carità» [Lib. 3, 5; Pl 195, 582] -
Seconda lettura dell'Ufficio delle Letture del Venerdì della I settimana di Quaresima
)

"ha spogliato se stesso fino alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i colpevoli
".

(Is 53, 12)

"Padre, perdona loro
perché non sanno quello che fanno"

(Lc 23, 34)

giovedì 25 febbraio 2010

Una vita di bellezza

«Dio ci chiama ad amare come lui stesso ci ama.
E  
non c'è un amore più profondo che arrivare fino al dono di sé, per Dio e per gli altri.  

Chi vive di Dio sceglie di amare.
E un cuore deciso ad amare può irradiare una bontà senza limite.

Per chi cerca di amare nella fiducia, la vita si riempie di una bellezza serena». 

(Frère Roger di Taizé - Lettera incompiuta - http://www.taize.fr/it_article2966.html)


domenica 21 febbraio 2010

S. Antonio da Padova

Qualche pensiero, tratto dai sermoni del grande S. Antonio da Padova:

“La carità è l’anima della fede, la rende viva;
senza l’amore, la fede muore
(Sermones Dominicales et Festivi II, Messaggero, Padova 1979, p. 37)


“Cristo, che è la tua vita, sta appeso davanti a te, perché tu guardi nella croce come in uno specchio.
Lì potrai conoscere quanto mortali furono le tue ferite, che nessuna medicina avrebbe potuto sanare, se non quella del sangue del Figlio di Dio.
Se guarderai bene, potrai renderti conto di quanto grandi siano la tua dignità umana e il tuo valore... In nessun altro luogo l’uomo può meglio rendersi conto di quanto egli valga, che guardandosi nello specchio della croce
(Sermones Dominicales et Festivi III, pp. 213-214)


(Entrambi questi pensieri sono stati citati dal Papa nell'udienza del 10 febbraio 2010, nella quale ha parlato della figura di S. Antonio)


sabato 20 febbraio 2010

Laptev, l’Auschwitz dei lituani

In Lituania, un lager degno di Auschwitz, ma creato dai sovietici....
    "Non avevano nemmeno bisogno del filo spinato, i sovietici, per i loro lager. Bastava il gelo. Alla foce della Lena, sul Mar di Laptev, la temperatura scende fino a decine di gradi sotto lo zero. Impensabile ogni tentativo di fuga. E infatti i lituani deportati rimasero in gran parte là, a morire di fame e di freddo
[...]
    La ragazzina Dalia era una delle cinquecentomila persone – su
tre milioni in tutto – deportate dalla Lituania: verso Laptev, parola che per i lituani ha lo stesso, sinistro potere evocativo che ha Auschwitz per gli ebrei. Dalia, che doveva badare anche alla madre malata e al fratellino [...] subì perfino un processo [...] ad appena quindici anni; [...] Davanti al commissario del popolo, ebbe la forza di sostenere:
«Lei mi vuol dimostrare si legge nei verbali – che i boia di Hitler erano cattivi e invece quelli di Stalin bravi. La verità è che la vittima resta la vittima e il boia resta il boia» ".

(Laptev, l’Auschwitz dei lituani, dal sito di Avvenire, 19 Febbraio 2010)

lunedì 15 febbraio 2010

Ci vuole anche la correzione!

    "Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore
e non aver a noia la sua correzione,
perché il Signore corregge chi ama,
come un padre il figlio prediletto."
(Proverbi 3, 11-12)

Quanto è importante la correzione...
Dio la usa con noi: perché è un padre e la correzione è amore!
E così ci mostra come fare: nell'educazione ci vuole anche la correzione!
Quanto è importante e necessario oggi che i genitori e gli educatori sappiano dire i "no" che aiutano a crescere e sappiano correggere...!!!!

    "È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Se invece non subite correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete illegittimi, non figli! [...]
    Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati."
(Ebrei 12, 7-8.11)

lunedì 1 febbraio 2010

Sii forte ... non temere

"Sii forte e fatti animo [...]
Il Signore stesso cammina davanti a te.
Egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà.
Non temere e non perderti d'animo!"
(Deuteronomio 31, 7-8)