"Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 34)
"Chi al sentire quella voce meravigliosa piena di dolcezza, piena di carità, piena di inalterabile pacatezza: «Padre, perdonali» non abbraccerebbe subito i suoi nemici con tutto l'affetto?
«Padre», dice, «perdonali» (Lc 23, 34).
Che cosa si poteva aggiungere di dolcezza, di carità ad una siffatta preghiera?
Tuttavia egli aggiunse qualcosa. Gli sembrò poco pregare, volle anche scusare. «Padre, disse, perdonali, perché non sanno quello che fanno». E invero sono grandi peccatori, ma poveri conoscitori. Perciò: «Padre, perdonali». Lo crocifiggono, ma non sanno chi crocifiggono, perché se l'avessero conosciuto, giammai avrebbero crocifisso il Signore della gloria (cfr. 1 Cor 2, 8); perciò «Padre, perdonali»."
(Sant'Aelredo abate, dallo «Specchio della carità» [Lib. 3, 5; Pl 195, 582] -
Seconda lettura dell'Ufficio delle Letture del Venerdì della I settimana di Quaresima)
"ha spogliato se stesso fino alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i colpevoli".
(Is 53, 12)
"Padre, perdona loro
perché non sanno quello che fanno"
(Lc 23, 34)
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i colpevoli".
(Is 53, 12)
"Padre, perdona loro
perché non sanno quello che fanno"
(Lc 23, 34)