martedì 8 giugno 2010

La povertà più profonda è l'incapacità di gioia

«La povertà più profonda è l'incapacità di gioia, il tedio della vita considerata assurda e contraddittoria. Questa povertà è oggi molto diffusa, in forme ben diverse sia nelle società materialmente ricche sia anche nei paesi poveri.
L'incapacità di gioia suppone e produce l'incapacità di amare, produce l'invidia, l'avarizia - tutti i vizi che devastano la vita dei singoli e il mondo. Perciò abbiamo bisogno di una nuova evangelizzazione - se l'arte di vivere rimane sconosciuta, tutto il resto non funziona più. Ma questa arte non è oggetto della scienza - questa arte la può comunicare solo chi ha la vita - Colui che è il Vangelo in persona».

(Joseph Ratzinger, Intervento durante il convegno dei catechisti e dei docenti di religione, 10 Dicembre 2000)

«Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita
(Gv 14, 6a)

«Vi ho detto queste cose
perché la mia gioia sia in voi e
la vostra gioia sia piena

(Gv 15, 11)

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