sabato 8 giugno 2013
Cultura dello scarto
"Questa “cultura dello scarto”
tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti.
La vita umana, la persona non sono più sentite
come valore primario da rispettare e tutelare,
specie se è povera o disabile,
se non serve ancora – come il nascituro –,
o non serve più – come l’anziano.
Questa cultura dello scarto ci ha resi
insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari,
che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo, molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione.
Una volta i nostri nonni erano molto attenti a non gettare nulla del cibo avanzato.
Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici.
Ricordiamo bene, però, che il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame!"
(Papa Francesco, Udienza generale di Mercoledì 5 giugno 2013, http://www.vatican.va/holy_father/francesco/audiences/2013/documents/papa-francesco_20130605_udienza-generale_it.html)
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