"«Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito,
prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò
e lo diede ai Suoi discepoli dicendo:
Prendete e mangiate; questo è il Mio corpo.
E preso il calice rese grazie, e disse:
Prendete e bevete; questo è il Mio sangue» (1 Cor 11, 23).
Poiché Egli ha proclamato e detto del pane:
«Questo è il Mio corpo»,
chi oserà ancora dubitare?
E poiché Egli ha affermato e detto:
«Questo è il Mio sangue»
chi mai dubiterà, affermando che non è il suo sangue?
Perciò riceviamoli con tutta certezza
come corpo e sangue di Cristo.
Nel segno del pane ti vien dato il corpo
e nel segno del vino ti vien dato il sangue,
perché, ricevendo il corpo e il sangue di Cristo,
tu diventi concorporeo e consanguineo di Cristo. [...]
Non guardare al pane e al vino eucaristici
come se fossero semplici e comuni elementi. [...]
Anche se i sensi ti fanno dubitare,
la fede deve renderti certo e sicuro. [...]
Credi che quanto sembra pane, pane non è,
anche se al gusto è tale, ma corpo di Cristo.
Credi che quanto sembra vino, vino non è,
anche se così si presenta al palato, ma sangue di Cristo".
(Antico autore ignoto, «Catechesi di Gerusalemme» - Catechesi n.22,
Mistagogica 4, 1. 3-6. 9, Patrologia Greca 33, 1098-1106 -
online: Ufficio delle letture del Sabato dell'Ottava di Pasqua - Seconda Lettura)
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno
e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
rimane in Me e io in Lui.
(Vangelo di Giovanni 6, 51.54-56)
«Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:
"Questo è il mio corpo, che è dato per voi;
fate questo in memoria di me".
E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo:
"Questo calice è la nuova alleanza
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